Villa San Giovanni: Controlli della Polizia Locale ma…Lei non sa chi sono io

opere di abbattimento
opere di abbattimento

Quando durante i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche sollevammo forti perplessità sulla regolarità e correttezza dei lavori eseguiti, qualcuno obiettò che, invece….qualcosa a Villa si muove.
Ed, in effetti, qualcosa a Villa San Giovanni si muove e sono fuoristrada, veicoli di ogni genere, autoarticolati, cingolati, di tutto. Tranne che pedoni e, soprattutto, disabili.
Consapevole che abbattimento sta….alle barriere architettoniche e non alle persone, chi ha deciso di esercitare il proprio diritto di libertà ha, giustamente, protestato: dapprima col Comune e, inascoltato, ha deciso di rivolgersi alla stampa che ampio risalto ha dato alla questione.
E si sa, quando la stampa trilla, la politica va in fibrillazione con le armi che si porta dietro. Per cui se “Genni a Carogna” infetta gli stadi, Alfano e Pansa rispondono con la repressione e minacciano tutti i tifosi; se i disabili si lamentano, piuttosto che fare ammenda per gli errori, La Valle &Co si rivolgono alla loro struttura militare: la Polizia Locale che, nel “sentire amministrativo”, è responsabile dell’incapacità degli amministratori di elaborare un’idea civile e moderna di città.
polizia-municipale-vigile-multaSicché, armati di “bollettario” e fischietto, la Polizia Locale adempie, sopperisce alle carenze amministrative e alle deficienze culturali ed educative di molti utenti della strada.
E’ in questo frangente che la prepotenza e l’onnipotenza di alcuni leader dell’inciviltà, depositari dell’arroganza, esponenti del nuovo galateo “de noartri” sfoggiano tutta la loro signorilità con la fatidica frase: lei non sa chi sono io!
Uno? Due? No gli episodi, nemmeno raccontati ma vissuti direttamente sono vari e variegati ma, proprio ieri, uno in particolare ha fornito il quadro esatto dello scempio culturale che sembra aver preso il sopravvento.
Pochi i fortunati che, incidentalmente, hanno assistito allo “sventolio” di un foglietto di carta, con annotate violazioni e cifre da pagare ed una “signora” urlante in direzione di due Vigili che pochi minuti prima avevano incautamente colto un veicolo parcheggiato “in prossimità di una intersezione”. Il suo, della “signora”!
Incautamente, certo! Incautamente perché i due, in uniforme blu, avevano multato il veicolo senza sapere di chi fosse, rilevando la violazione e non il violatore che, prontamente, non ha esitato a farsi riconoscere con fermezza e determinazione:  sono la consuocera del sindaco. E giù promesse di pubblicizzare quella incauta iniziativa da parte della Polizia locale.
Intendiamoci: in questo episido il sindaco non c’entra nulla e nemmeno l’amministrazione comunale. Anzi, di li a pochi istanti a confortare i due uomini in uniforme blu, visibilmente amareggiati, un amministratore comunale che senza esitazione affermava loro: avete fatto bene!

la statua di Pasquino in Roma
la statua di Pasquino in Roma

La morale è che di questa arroganza non se ne può davvero più. Ma non se ne può più nemmeno del fatto che molti, per evitare di doversi scontrare con questa forma diffusa di prevaricazione, abbiano deciso di chiudersi in casa.
Verrebbe da suggerire, alle persone in uniforme blu, al prossimo “lei non sa chi sono io”, di rispondere con una bella frase vista attaccata alla “statua di Pasquino” in Roma (ai cui cartelli i romani affidano i loro epiteti contro l’autorità): tutti zitti e tutti boni che mò sto stronzo ce dice chi è!

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