Villa S. G. (RC): Caridi (Benvenuti al Sud) attacca il sindaco e invoca il ministro Cancellieri

DAL QUOTIDIANO ONLINE “CITTA’ METROPOLITANA.IT

Sui temi che attengono le libertà democratiche non vi possono essere e non ci saranno sconti. Per questa ragione e’ necessario sostenere sino in fondo la civile battaglia che i gruppi consiliari del “Partito Democratico” e “Misto” hanno avviato dopo aver appreso che il Prefetto non ha inteso utilizzare i poteri sostitutivi previsti per convocare il Consiglio Comunale.

Questo anche per tranquillizzare il Sindaco La Valle, che con le sue dichiarazioni ha trasformato un fatto amministrativo in una “Spy-Story” il cui epilogo non appare per nulla scontato.

La Valle, infatti, nella foga di dover coprire un pasticcio non si è accorto che è arrivato a smentire lo stesso Prefetto, il quale aveva affermato in atti che la propria determinazione era maturata sulla scorta delle “argomentazioni fornite dal sindaco”.

il sindaco, invece, ha dichiarato di non ha mai incontrato il prefetto sull’argomento, ma di essersi limitato a consegnare una nota all’Ufficio di Gabinetto. Una nota antecedente il Consiglio e, quindi, estranea alla richiesta con la quale la minoranza lamentava la violazione del diritto di vedere discussi gli argomenti proposti.

Al netto del clima che volevano diffondere, quelle dichiarazioni di La Valle gettano ora una densa coltre di ambiguità sulla vicenda, rendendo assolutamente necessario comprendere a quali “argomentazioni fornite dal sindaco” il Prefetto – o chi ha istruito il procedimento – si riferiva e, soprattutto, cosa riguardino tali argomentazioni. Analogamente occorre comprendere per quali ragioni il Prefetto abbia ritenuto di dover, anche solo citare, il Sindaco che nella vicenda non ha alcuna competenza, essendo ampiamente noto che il titolare della rappresentanza della Civica Assemblea e’ il Presidente del Consiglio Comunale.

E’ su questi temi che La Valle e’ chiamato a chiarire la propria posizione, astenendosi da quelle reazioni bellicose e prive di attendibilità con cui ha provato a tappare la bocca alla minoranza, così come intenderebbe fare sfogando il proprio desiderio di imporre, ai giornali non allineati, linee editoriali e collaboratori, emulando quanto di peggio insegnano le dittature sudamericane.

Certo, noi non pretendiamo che La Valle comprenda che le Istituzioni sono diretta emanazione di un ordinamento a cui devono conformarsi gli uomini che le rappresentano e non il contrario, ma occorre si faccia una ragione del fatto che nessuno intende tollerare che i valori sacri della democrazia possano essere piegati a vantaggio del potente di turno. Esattamente come non si sarebbero piegati quei personaggi storici della sinistra villese, ch’egli ha citato d’esempio non avendo da dove attingere tra i suoi compagni di viaggio.

Le dichiarazioni del sindaco, dunque, complicano maledettamente l’intera questione e introducono elementi di ambiguità in ordine a rapporti poco trasparenti tra istituzioni e che vale la pena di chiarire non solo attraverso le iniziative già annunciate e che non esiteremo a sostenere ma suggeriscono di investire della vicenda il Ministro dell’Interno perché possa provvedere ad effettuare ogni accertamento ed approfondimento utile a fugare ogni dubbio e a ripristinare quell’agibilità democratica che non appare correttamente garantita.

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