VILLA, PIOVONO BOLLETTE. CITTADINI INFURIATI!!!!

VIBRATE PROTESTE DEI CITTADINI

VIBRATE PROTESTE DEI CITTADINI

La mancata o inadeguata organizzazione degli uffici comunali non può diventare un pretesto per perseguitare i cittadini, sottoponendoli ad ulteriori vessazioni, peraltro in un momento particolarmente delicato per le famiglie.

Pagare tasse e tributi più che un obbligo è un dovere civico ma pretendere che dopo avere regolarmente versato quanto dovuto, si debba anche essere sottoposti alle code ed al caos generato da richieste illegittime, appare un comportamento biasimevole.

Tanto sta accadendo, con il complice silenzio della politica, all’Ufficio tributi del comune dove, numerosi cittadini, si stanno recando anche in queste ore per protestare la perfetta regolarità della loro posizione rispetto alle richieste dell’Ente per i ruoli dell’acqua del 2011.

Ai cittadini infuriati, destinatari di una vera e propria pioggia di bollette, nessuno ha saputo e voluto dare spiegazioni plausibili rispetto a un errore che, con ogni evidenza, è provocato dai mancati controlli incrociati e dalla disorganizzazione dilagante del settore guidato dal Vice Sindaco, Antonio Messina.

L'Assessore Antonio Messina

L’Assessore Antonio Messina

Irritante anche la timida spiegazione avanzata, secondo la quale a generare la nuova richiesta potrebbe essere stato l’eventuale ritardo nel pagamento. Una sorta di scusa campata in aria per giustificare quello che appare un vero e proprio disservizio, dal momento che è l’Ente a dover “accertare” l’eventuale ritardo e motivare* la reiterata richiesta, non già il contribuente a dover dimostrare la regolarità, nei tempi, del pagamento. Tanto più che il ritardo potrebbe essere riconducibile ad una percentuale fisiologica di contribuenti e non certo iad una ndiscriminata e generalizzata moltitudine, come invece dimostrano le code ed il caos provocato in questi giorni.

A parte la paura e lo sconforto di molti anziani, indigna che in un momento di così grande difficoltà in cui si chiede a tutti uno sforzo per aumentare i livelli di produttività e competitività, si costringano quei pochi lavoratori rimasti a perdere giornate intere per dimostrare un adempimento che, in quasi tre anni, l’Ente non è riuscito a verificare.

Probabilmente, l’Amministrazione comunale conta molto sul fatto che non avendo avviato alcuna seria iniziativa sul fronte dello sviluppo e dell’occupazione, le poche attività produttive esistenti abbiano messo in libertà le maestranze che in qualche modo dovranno pur impegnare il tempo.

Al danno si aggiunge la beffa di avere richiesto, già da tempo, l’anticipazione dei canoni previsti per l’anno in corso. Un fatto, sia ben inteso, perfettamente legittimo ma moralmente censurabile, perché è come se andando al ristorante si dovesse pagare il conto prima di consumare. E le sorprese, sul fronte dei tributi, per i villesi sono tutt’altro che finite, dal momento che in fase di revisione del bilancio consuntivo, si fa un esplicito richiamo alla necessità inderogabile di aumentare i tributi. Senza però dire dove i cittadini prenderanno i soldi.

Villa San Giovanni, 08/05/2013

 

*(Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, commi 161 e 162)*

161 Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonchè all’accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni.
162. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere motivati in relazione ai presupposti di fatto ed alle ragioni giuridiche che li hanno determinati; se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto nè ricevuto dal contribuente, questo deve essere allegato all’atto che lo richiama, salvo che quest’ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale. Gli avvisi devono contenere, altresi’, l’indicazione dell’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni complete in merito all’atto notificato, del responsabile del procedimento, dell’organo o dell’ autorità amministrativa presso i quali è possibile promuovere un riesame anche nel merito dell’atto in sede di autotutela, delle modalità, del termine e dell’organo giurisdizionale cui è possibile ricorrere, nonchè il termine di sessanta giorni entro cui effettuare il relativo pagamento. Gli avvisi sono sottoscritti dal funzionario designato dall’ente locale per la gestione del tributo“.

I commenti sono chiusi