VILLA ALL’ATTENZIONE DEL PROCURATORE AGGIUNTO DI MILANO, ILDA BOCCASSINI – Epilogo di una ingloriosa stagione politica

IL SINDACO OPACO

Mala tempora currunt. E non è l’avvicinarsi della stagione invernale, piuttosto l’approssimarsi dell’epilogo di un’ingloriosa stagione politica, determinata anche dall’affievolirsi della considerazione sociale e della perdita di credibilità.

Miseramente crollata la speculazione costruita intorno al Ponte, su cui era stata edificata l’Amministrazione La Valle che – come molti addetti ai lavori sanno – è stata figlia dell’ambiguità e dell’inganno, sul campo cominciano ad affiorare le mistificazioni, le doppiezze di linguaggio e di comportamento e, soprattutto, gli atti di ostilità contro una città gabbata.

Ricordate la volontà di evitare la “desertificazione del territorio”, per cui occorreva concedere una variante

l’area zps e sic

urbanistica su cui ne vedremo ancora delle belle? Al contrario, questa stessa Amministrazione, ha pensato bene di immobilizzare e desertificare centinaia di ettari di territorio asserviti ad un “Ponte” che finalmente ha trovato la giusta collocazione. L’archivio!

La Valle non risponde alle domande che la città si pone, figuriamoci se darà le risposte a quanti, ad opera sfumata, non sanno ancora quale destino avranno i loro terreni soggetti a vincolo. E questo per evitare la “desertificazione del territorio” o, meglio, di alcune e ben note porzioni.

D’altro canto, sin dalla pubblicazione delle particelle da espropriare, fu chiaro che l’amara sorpresa da cui si disse colto il sindaco, fu smentita dall’essere accolti, presso gli uffici aperti presso l’Hotel de La Ville (quello a quote non potabili) da parenti strettissimi del capogruppo PDL, Cama e dell’ex On.le PDL, Caminiti. Sia consentito, quindi, di dubitare che alla “casa-madre” potessero non sapere quale sciagura stava per abbattersi sulla città.

Che dire della “Variante di Cannitello” imperioso mostro eretto a simbolo del disprezzo di chi  governa con ostilità questa città. Mostro sul quale il Sindaco ha negato la chiusura e l’abbandono dei cantieri, tranne poi smentire se stesso, essendo costretto ad emanare la dichiarazione che i lavori sono stati ultimati il 20 maggio 2012.

Ultimati con danni ingenti ad attività produttive esistenti (ma quelle non contano), snaturate nel paesaggio ed abbandonate, dopo essere state sedotte, per sopravvenuta carenza di interesse… istituzionale.

le canne delle gallerie in costruzione a Piale

La precaria situazione di Piale, dove pare si stia concentrando l’attenzione del Procuratore Aggiunto di Milano, Ilda BOCCASSINI che, di fatto, ha commissariato la locale Procura della Repubblica.

Pare, appunto, che proprio in questi giorni i lavori di scavo delle due canne delle gallerie abbiano subito un nuovo stop, dovuto a precarie condizioni di stabilità, mentre ancora non si comprende non tanto il riavvio dei lavori autorizzato nel maggio 2011 quanto il silenzio che le parti politiche – tutte le parti politiche – hanno fatto calare sulla vicenda.

La ciliegina sulla torta, La Valle l’ha poggiata sulla questione dei casi di tumore, versando in atti pubblici affermazioni gravissime che individuano esatte cause dell’incremento di queste malattie, ma smentendo se stesso a parole, in una vicenda che i giornali stanno tentando di minimizzare per non disturbare il “manovratore”.

Già, i giornali! Lo avevamo detto, nelle scorse settimane, che il clima in città era da intimidazione. E lo avevamo detto  nel momento più aspro di una battaglia che da oltre un anno ci vede protagonisti in difesa degli spazi di agibilità democratica che La Valle e la sua squadra hanno prima tentato di occupare, poi di aggredire mettendo in campo ogni sforzo, con documenti, minacce e pressioni finalizzate all’annientamento della libertà di stampa ed infine perdendo penosamente la battaglia.

Una battaglia per nulla facile, in cui a volte non è stato chiaro riuscire a comprendere quale fosse l’interlocutore “redazionale” e dove finisse la liceità della interlocuzione ed iniziasse quella della intimidazione.

La Valle non è aduso alla trasparenza dei comportamenti e questo è un fatto noto. Ed oggi è spiazzato dal dover prendere atto che la ricreazione è davvero finita e che l’atto con il quale si è dato avvio alla procedura per la dichiarazione di incompatibilità di un Consigliere Comunale è solo l’inizio di quello che accadrà dopo.

Ancora di più è spiazzato dal fatto che quella comunicazione, diretta al Consiglio Comunale, abbia una paternità certa, in un mondo abituato a nascondersi dietro l’anonimato e gli agguati. E questo amplifica la rabbia e la frustrazione.

Solo così si spiega il vergognoso tentativo di emanare un’ordinanza “non scritta” per imporre un “cordone sanitario” ed impedire che esponenti della maggioranza e collaboratori del Sindaco possano avere rapporti con esponenti di “Benvenuti al Sud”, nella consapevolezza, ormai anacronistica che il “modello” censurato nei giorni scorsi possa avere ancora efficacia.

Il Sindaco, ahilui, dovrebbe sapere bene che anche gli altri santuari sono pronti a crollare miseramente ed i tempi sono ormai maturi per mettere a nudo, completamente, le ambiguità che stanno portando alla deriva politica, amministrativa ed istituzionale la città.

di antonello morabito

4 Risposte a “VILLA ALL’ATTENZIONE DEL PROCURATORE AGGIUNTO DI MILANO, ILDA BOCCASSINI – Epilogo di una ingloriosa stagione politica”

  1. A questo punto mi pongo un quesito……..ma non sarebbe meglio sciogliere la giunta………evitando così altre brutte figure?

I commenti sono chiusi.

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