UN ALTRO INGANNO SVELATO, ADDIO AL MOLO ENTRO IL 31 DICEMBRE MA SALADINO NON E’ INTERLOCUTORE IDONEO

Riflettano il Ministro dell’Interno ed il Prefetto di Reggio Calabria, sulla necessità di mantenere l’ex prefetto Saladino quale Commissario (Prefettizio o straordinario) del Comune di Villa San Giovanni, il quale ha mostrato di non saper essere interlocutore idoneo a svolgere le funzioni che gli sono state affidate, di Sindaco e Giunta e pervicacemente si ostina a deteriorare il sistema democratico. Contro le forze politiche “antipatiche” ma anche contro cittadini e associazioni.

Già avevamo avuto avvisaglie della linearità delle sue condotte, derivanti non già dalla sua storia pregressa ma da quelle emerse coi ritardi nell’azzeramento “improvviso” del Consiglio Comunale. Mai ci saremmo immaginati che la semplice indicazione di Delibere Consiliari, adottate dal 2010, potesse determinare un comportamento così biasimevole, tale da far determinare l’immediato abbandono del tavolo della discussione da parte di Italia dei Valori.

Non osiamo immaginare, quindi, chi e cosa possa nascondere “la rinnovazione” di atti già deliberati e mai attuati, ed a chi e che cosa possa servire!

Il “mite Saladino”, che già aveva tentato di dimostrare tutta la sua signorilità, provando a non incontrare la minoranza – che chiedeva conto della beffa – dopo che lo stesso prefetto Di Bari aveva sollecitato l’Ente affinché rendesse disponibili tutti gli atti del Decreto Emergenza e, in particolare, del “progetto definitivo” dell’Area di Sosta, ma alla quale era stato risposto che non vi era nulla.

E Dal nulla, infatti, si è materializzato non solo il progetto che con una condotta difforme ai doveri del proprio ufficio, l’ingegnere Morabito – che è anche parte politica della maggioranza consiliare – ha tirato fuori. Ma che il commissario Saladino ha allegato in copia (senza averlo mai visto) alla richiesta di proroga firmata in coppia con l’ing. Morabito..

Resteranno, quindi, per ora, le domande cui Saladino non ha voluto dare risposte (e nemmeno averle) come, ad esempio, quella sul motivo per il quale egli stia per ri-affidare l’incarico della “progettazione esecutiva” di un progetto già pronto dal marzo 2012 ad ANAS (tramite convenzione), ovvero la nomina a RUP dell’ing. Francesco Morabito, già Responsabile P.O. e al momento sospeso, senza informare su chi pagherà i ritardi, in termini di vite umane innanzitutto, di questo comportamento omissivo.

L’unica cosa certa, emersa questa mattina, è che il comune, per il tramite di Saladino e l’ing. Morabito – che hanno redatto una richiesta di proroga dei finanziamenti che definire surreale è un eufemismo – dove comunicano che non sarà possibile festeggiare il nuovo anno presso il “Molo di Sottoflutto” «a causa dei ritardi di altri enti nel rilascio di N.O.» che però, aggiungono i nostri due, «siamo in procinto di chiedere».

La stessa identica cosa fanno con il progetto definitivo dell’Autoporto, confondendolo più volte con il “polmoncino” e citando atti e una cronologia da “film horror”, pensando che questo sia il “paese delle meraviglie”. E i meravigliati, ringraziano e le risposte le cercheranno, e le avranno, in altre e più opportune sedi

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