TRE ANNI (PESSIMI) DI AMMINISTRAZIONE LA VALLE

L’Amministrazione Comunale compie tre anni. Un compleanno amaro e preoccupante soprattutto per una città a cui era stato promesso un cambiamento epocale e le cui prospettive sono peggiori dell’attualità.

dal quotidiano "Gazzetta del Sud"
dal quotidiano “Gazzetta del Sud”

Non è solo il dato di bilancio a preoccupare (secondo i dati ufficiali a dicembre un avanzo di bilancio di poco più di 450.000 euro), salvato dall’introito dell’ecopass che, com’è noto, è un’iniziativa che non appartiene a questa maggioranza, ma la totale assenza di una progettualità politico-amministrativa che, dopo tre anni, liquida questa amministrazione come la peggiore della storia villese.

OLTRE IL GIRO DI BOA
OLTRE IL GIRO DI BOA

D’altro canto è evidente come La Valle avesse legato la propria esperienza amministrativa ad un’opera illusoria, come il “Ponte sullo Stretto”, convinto che puntare il dito sulla luna potesse distogliere la gente dai drammi quotidiani di un disagio economico che l’ISTAT assimila a quello del dopoguerra. E dietro l’alibi del “Ponte” questa maggioranza ha nascosto la propria incapacità di pianificare uno sviluppo possibile, negando alla città ogni possibilità di liberare nuove risorse attraverso un processo di modernizzazione e di sviluppo.

Dal piano regolatore, alle riforme organizzative e regolamentari; dalla colpevole incapacità di sovrintendere e pretendere la realizzazione di opere interamente finanziate nell’ambito del Decreto Emergenza, il cui sano utilizzo avrebbe mitigato l’impatto del traffico sull’ambiente e sulla salute ma dato anche nuovo slancio sotto il profilo dell’occupazione e dello sviluppo.

Assente anche sotto il profilo di una nuova è più moderna riorganizzazione dei servizi comunali, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti, rispetto alla quale la città, proprio in forza di presunte capacità imprenditoriali, si sarebbe aspettata l’introduzione di innovazioni e di metodi capaci di ridurre i costi e generare nuova occupazione. Senza inventare nulla di nuovo ma semplicemente adottando modelli virtuosi esistenti.

Analogamente a quanto accaduto sul fronte delle attività produttive, dove di fronte ad una difficoltà storica, aggravata da una crisi economica di enormi dimensioni, non si è avuta la capacità di progettare modelli ed iniziative efficaci per contenere disagi, per promuovere azioni di solidarietà sociale, riducendo un settore così importante, in un momento così delicato, al ruolo di promoter di sagre ed eventi ludici.

Così, a distanza di tre anni, quando ormai l’unica cosa realizzabile è, forse, quella di garantire l’ordinaria amministrazione, possiamo solo raccogliere i cocci di un’esperienza fatta di occasioni mancate e di possibilità negate ad una città che affoga nel disagio quotidiano e nell’indigenza.

Buon compleanno, sindaco!

29/03/2013

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