SCUOLE INADEGUATE: ESPOSTO-DENUNCIA ANCHE AL MINISTERO DA PARTE DI MORGANTE

ministeroOra è tutto nelle mani del Ministro, Stefania Giannini, annuncia il consigliere Morgante: «Ci sono questioni che attengono alle libertà di tutti e che vanno difese strenuamente perché afferiscono alle libertà individuali e collettive che dopo quasi 70 anni di Repubblica non possono essere “violate allegramente” senza avere delle conseguenze».

il Consigliere Comunale Morgante
il Consigliere Comunale Morgante

La questione è quella sorta nei giorni scorsi, con il Consigliere Morgante cui veniva impedito il sopralluogo negli istituti scolastici di proprietà Comunale che – dice – occorre «dare il senso della serietà di un ragionamento politico che mira ad elevare il livello del dibattito» e che, questa mattina «è stato inoltrato l’esposto-denuncia con il quale, nel contrastare punto su punto l’atteggiamento della Direzione Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”» che ha inopinatamente – afferma Morgante – «negato la possibilità, ad un consigliere comunale, di accedere nelle strutture di proprietà comunale» avrebbe indotto  in errore persino il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza che, «irritualmente ed ingiustificatamente» ha reiterato il diniego definendolo «un fatto privato».

bambini-a-scuola«Non solo al Ministero» – annuncia Morgante – che comunica di avere inviato l’esposto-denuncia anche al Procuratore della Repubblica, Prefetto, Direzione Scolastica Regionale e Provinciale, chiedendo loro di assumere tutti i provvedimenti «e dare risposte ad una cittadinanza che è stanca di vedere che questioni pubbliche vengano trattate in questo modo, per favorire una ben chiara parte politica, a fronte di quotidiani disagi cui sono costretti gli stessi cittadini».

A Morgante – che aveva avanzato formale richiesta – è stato impedito di effettuare il sopralluogo annunciato a seguito di precise lamentele da parte di molti genitori «da una direzione scolastica che avrebbe dovuto essere in prima fila a pretendere ambienti scolastici sicuri ed accoglienti e che, invece, con un atteggiamento strumentale e fazioso ha inteso negare un diritto, che in tutto il mondo occidentale (e non solo) rappresenta l’essenza della democrazia e l’emblema delle battaglie condotte per ottenerla».

Otto pagine fitte di esposto, che narrano i fatti ma soprattutto le ragioni giuridiche che smentiscono la decisione assunta, riconoscendo il ruolo dei consiglieri comunali a garanzia «del ruolo che deriva da un mandato popolare e la necessità di garantire livelli di democrazia e partecipazione che non possono essere scalfiti da un dibattito politico che ormai è a livello di rigattieri.

re.6_Dura, poi la “reprimenda” contro la dirigente, Grazia Maria Trecroci: «troppe le questioni irrisolte che la dirigenza scolastica ha, con la sua condotta, tentato di nascondere alla conoscenza dei genitori e della città, trincerandosi dietro affermazioni senza senso, dietro le quali si nasconde il vero intento: quello di difendere un’amministrazione comunale fatta di annunci ma che, in cinque anni, lascia le scuole senza riscaldamenti, in strutture fatiscenti e prive delle condizioni igienico-sanitarie minime, con infissi cadenti e con servizi inadeguati, tardivi ed insufficienti».

Secondo Morgante, e forse non solo lui, adesso «è giunto il momento di capire se e fino a che punto il basso livello dell’offerta formativa sia più causa o effetto dell’inadeguatezza di chi ha compiti di responsabilità».

                    Villa San Giovanni, 21/02/2015

                                                                                                              Gruppo Misto
Consigliere Comunale

Massimo MORGANTE

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