PORTO E AUTOPORTO: LA CITTA’ NON NECESSITA DI ALTRE INVENZIONI

 

E’ oltremodo grave, inconcepibile e indegno di un Paese civile che opere dirette alla tutela della salute dei cittadini, da 16 anni, nonostante i progetti e le disponibilità economiche, attendano la realizzazione malgrado la garanzia della loro costruzione sia stata per anni demandata ai vari prefetti e solo ultimamente attribuita all’Ente locale.

Ancora più scandaloso è che opere vitali per liberare la città dall’inquinamento e dal traffico siano state elaborate e finanziate quasi 30 anni fa e si siano trascinate svogliatamente, nascondendo che dietro banali scuse e l’introduzione di elementi sempre nuovi, vi potesse essere una forte volontà a non realizzarle.

E ove veramente ci fosse questa volontà a posticipare sine die la realizzazione di questo sistema di trasporto tutt’ora moderno ed efficace, che punti a contemperare tutti gli interessi in gioco in un’ottica di efficienza e modernità, è il momento di chiarirlo con estrema franchezza e a ciò addebitare la perenzione di fondi che condannano questa città e tutta la Città Metropolitana al degrado.

Villa S.G.Dopo l’Autoporto, in località Castelluccio è, oggi, la volta del nuovo Porto che improvvisati avventurieri già hanno collocato in località “Bolano”, inconsapevoli, forse, degli studi meteomarini e dei progetti già esistenti, che collocano i nuovi approdi in adesione all’attuale porto delle Ferrovie, che non intacca assolutamente la fruibilità dell’intera spiaggia di Acciarello che anzi ricostituisce.

L’unica idea progettuale che colloca “nuovi approdi” in località Bolano appartiene ad una Società di trasporti che, ora a Villa San Giovanni, ora a Reggio Calabria, vorrebbe poter piegare la salvaguardia di diritti Costituzionalmente protetti e i vincoli di un mercato libero ai propri interessi.

Non è possibile che ci si accapigli ancora sulla discussione se sia meglio spostare i mezzi sul territorio di Reggio Calabria o se debbano rimanere su Villa San Giovanni: intanto perché solo i mezzi pesanti andrebbero su Reggio Calabria, lasciando immutati i problemi di Villa san Giovanni. Ma anche perché il sistema trasportistico da terzo mondo non tiene in considerazione le esigenze e i bisogni di quanti attraversano lo Stretto in condizioni disastrose.

Nonostante le “disinformazioni” opportunamente fatte filtrare, i dati ANAS certificano che con l’ultimazione dell’A2 il traffico dal 2015 aumenta del 4% ogni anno e questo deve rappresentare un monito non solo per la sindaca di Villa San Giovanni ma anche per Falcomatà, per Oliverio, per il dott. Tanzi, Responsabile Regionale della Protezione Civile e per il Governo Nazionale.

Su questo tema, com’è sempre stato, noi saremo in prima linea ed al fianco di chiunque intenda costruire, in un ambiente salubre e protetto, un futuro credibile per questa città, fornendo ogni possibile supporto, anche dalle aule Parlamentari, alle iniziative che andranno in questa direzione.

19/09/2017

ITALIA DEI VALORI
Responsabile
A.Morabito

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