METROMARE (1), LA CITTA’ PRIVA DI INTERLOCUTORE ISTITUZIONALE IDONEO

c'era una volta
c’era una volta

Ormai è chiaro che nonostante la legittimazione democratica determinata dalle elezioni di tre anni fa, questa città non può contare su un interlocutore istituzionale idoneo a garantire gli interessi della Comunità.

A segnalarlo, questa volta in modo inconfutabile, il “colpo di mano” tentato dal sindaco, Rocco La Valle, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, diretto a far approvare una mozione a sostegno del rifinanziamento del servizio “Metromare”, in scadenza il 27 giugno prossimo, in perfetta sintonia con gli sforzi dell’assessore regionale ai trasporti, Luigi fedele che, pur di difendere tale servizio non ha esitato a cancellare tutti gli interventi previsti per potenziare il sistema dei trasporti nell’Area dello Stretto. Peccato che Fedele abbia fatto finta di dimenticare che in tema di trasporti interregionali la competenza esclusiva sia del Ministero dei Trasporti.

Alcuni :) dipendenti di Metromare
Alcuni 🙂 dipendenti di Metromare

A non convincere lo sforzo “carsico” per difendere l’occupazione di alcune attività, come Metromare o le Aree di Servizio ed il disimpegno nei confronti di altri lavoratori come quelli della “Perla” o della società che gestisce i due più importanti alberghi cittadini.

Altra anomalia, ancora più diretta, riguarda il fatto che La Valle non spieghi le ragioni per le quali sia interessato ai problemi dei pendolari solo nel momento in cui riguardi il mantenimento in vita del “Consorzio Metromare”, contro di tre anni di di assoluta inattività rispetto alle difficoltà, in termini di costi, di sicurezza, di orari e di qualità dei servizi che quotidianamente subiscono non solo i pendolari ma tutti gli utenti, ivi compresi gli autotrasportatori.

Buon viaggio
Buon viaggio

Dai servizi a terra alla sicurezza nell’area portuale, sino agli aspetti strategici con la mancata adesione all’Autorità Portuale che avrebbe portato alla predisposizione del Piano Regolatore Portuale e ad un governo più diretto, dell’Ente locale, sulle politiche trasportistiche.

Il tutto sovrastato dall’imminenza di una programmazione nazionale e comunitaria in cui, ancora una volta, emergerà l’assenza dell’Amministrazione guidata da La Valle che, da febbraio, mese che verrà ricordato per le improvvide performance di Fedele contro la città, non ha inteso aprire alcun confronto né con la città né dentro il consiglio comunale, come al solito preferendo la ritirata strategica, in linea con un contesto regionale che mira a negare il ruolo di nodo intermodale dei trasporti che rappresenta la vocazione naturale di Villa San Giovanni.

Stupisce, peraltro, che dentro l’attuale maggioranza, senza che questo provochi inopportune catastrofi, nessuno trovi il coraggio di aprire una discussione seria sulla necessità di riportare gli interessi della città al centro del dibattito politico, rigettando la logica prevalente della piaggeria diretta a compiacere, per ovvi ed evidenti motivi, leader di cartone.

A questo vuoto politico-istituzionale che volutamente intende affossare ogni prospettiva di sviluppo per la città, occorre rispondere con l’urgenza segnalata dai tempi e con iniziative che oltre a mettere in luce l’inadeguatezza di questa classe politica, esprimano progetti e prospettive credibili, in grado di far fronte alle necessità occupazionali e di sviluppo non solo di questa città ma di un’intera area.

Villa San Giovanni, 07/05/2013

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: