Liceo Nostro/Repaci – Quantunquemente, Sinergicamente, Costruttivamente…

Non avrebbe saputo fare meglio, Cetto La Qualunque, nel suo “discorso alla Nazione” sullo “stato delle scuole”, per difendere l’operato della sua amministrazione (comunale).

nostro_repaci“Sinergicamente e Costruttivamente” e (aggiungiamo noi) “quantunquemente”, se l’è presa con tutti l’assessore alla “edificazione scolastica”, Marco Santoro, soprattutto se l’è presa con gli studenti, accusati di fare «polemica» e di «strumentalizzare» la protesta per un disagio che non esiste. (leggi l’intero articolo)

a beautiful mind
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« Le attività messe in atto in questi anni dall’Amministrazione di Villa San Giovanni hanno permesso di risolvere numerosi problemi e tra questi anche quelli relativi all’Edilizia Scolastica» – chiosa l’assessore parlando a nome del sindaco azzoppato – tanto da avere “attratto” « risorse strutturali per quasi 4 milioni di euro» -aggiunge – «per le strutture di competenza comunale».

Una piccola aggiunta – quella dell’assessore Santoro – cui non servirebbe aggiungere altro, perché una persona mediamente intelligente sarebbe in grado di capire che il “Liceo Nostro/Repaci” non è di competenza comunale.

Ed è proprio questo il punto, la questione che sta accapigliando gli studenti, quelli che “strumentalizzano e polemizzano”, riguarda, appunto, l’arroganza, la superficialità, la mancanza di previsione e programmazione ma, soprattutto, l’utilizzo che se ne fa delle scuole.

L’ex “Istituto Magistrale”, per esempio, che il Comune ha chiesto alla Provincia per farne il “Museo del Mare” (e via soldi), a sua volta sbaraccato dall’edificio “Arena-Tuccio” di via Garibaldi, non per risparmiare sugli affitti ma per allocarci gli Uffici comunali, a loro volta trasferiti dal Palazzo Municipale i cui lavori non si sa che fine abbiano fatto (e via soldi). Con la differenza che la struttura dell’innominabile famiglia Arena-Tuccio, continuerà a percepire 30.000 euro, senza che la struttura risulti idonea per essere adibita ad Uffici pubblici, causa barriere architettoniche.

ROCCO-LA-VALLE-150x150La questione, però, erano le scuole Comunali, comprese quelle date in “concessione d’uso gratuito” ad una Onlus che si occupa di formazione (privata), i cui lavori hanno procurato danni agli alunni per incompetenza di alcuni. E poi la scuola del quartiere “Pezzo”, i cui lavori vengono sempre e solo promessi, o “Acciarello” o “Cannitello”.

Insomma un vero disastro, su cui campeggia la presunzione di chi sta utilizzando le scuole per farne di tutto, tranne che l’unica attività cui sono destinate. E non è certo per un vezzo che il Legislatore ha previsto che gli edifici scolastici debbano rimanere a disposizione per le attività didattiche.

Ecco perché “protestano e polemizzano” gli studenti, per rivendicare il diritto allo studio che gli è stato scippato per interessi bassi. Troppo bassi, e si è barattato l’unico esempio di civiltà rimasto, cancellato con la complicità di Consigli d’Istituto e dirigenti scolastici che nella famosa partita a dama, conosciuta come piano di dimensionamento scolastico provinciale danno il meglio di sé.

Fin quando non si presenta il problema, che ha il volto e il nome di un altro dirigente scolastico, a cui non interessa il perché, ma il come, la Provincia, quindi, il Comune, lo risolverà. Se lo risolverà, perché è improponibile che il Comune acquisisca, in locazione, altre strutture per destinarle alla scuola. Sarebbe un danno economico non tollerabile, sarebbe uno scandalo!

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