L’ÉTAT, C’EST MOI! Il villaggio di Natale che svela il sistema di potere

Nessun controllo, nessuna verifica, nessuna ispezione! Negli anni si contano ben 7 edizioni del “Villaggio di Natale” celebratisi a Villa San Giovanni, nella zona centralissima di Piazza Valsesia che, com’è noto, rappresenta il centro di raccolta in caso di eventi sismici per gli studenti della scuola elementare. Eppure mai un controllo, mai una ispezione o, neppure, alcuna prescrizione da far osservare agli organizzatori.

Certo, è vero che dopo i “fatti di Torino” e gli attentati internazionali dell’ISIS (mai nessuno in Italia grazie alla nostra intelligence ed al meticoloso lavoro delle forze dell’ordine) il Capo della Polizia ha dettato nuove istruzioni a prefetti e questori, per garantire “safety” e security” di ogni tipo di manifestazione, lasciando però alle Amministrazioni, società, enti pubblici e privati l’attenta valutazione.

Tutte misure, queste, che avrebbero dovuto – ove fosse stato il caso – far parte delle espresse  prescrizioni contenute nell’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione “Villaggio di Natale” e che, evidentemente, il Comune non ha ritenuto di dover imporre agli organizzatori. E anche per questo l’eccesso di controlli e di zelo adottati in questa circostanza dalla Polizia Locale, vanno in una direzione diversa.

SVIAMENTO DI POTERE

Lo abbiamo già raccontato, il 5 dicembre scorso, in un articolo che dava conto di tutte le nefandezze operate sulla questione delle “Casette in legno” che, alcuni, dicono essere state donate dalla Caronte&Tourist al Comune, mentre altri e la documentazione dimostrano essere stati donati all’Associazione “ViviVilla eventi”.

Una vicenda poco edificante per tutti, con la denuncia ai limiti dell’anonimato (da che razza di gente vi fate governare?) del consigliere Massimo Morgante e le “promesse” del sindaco mai nato, Giovanni Siclari. Una vicenda che, piuttosto della chiarezza, ha portato un carico di turpi e meschini intrighi, violenze morali, ritorsioni e ricatti ma, soprattutto, lo sviamento di poteri pubblici usati per fini privati.

Chi ci conosce sa che questo, e ora, è un campo di battaglia che amiamo affrontare dalla parte di chi è più debole, contro chi pensa di gestire poteri pubblici (come ha già fatto) per tutelare posizioni personali e private. E lo facciamo sulla base di carte e documentazioni varie!

INTERVENGA LA PROCURA

Negli ultimi 4 giorni i controlli della Polizia Locale si fanno sempre più insistenti e soffocanti. Ma solo nel piccolo “Villaggio” Natalizio (che dovrà aprire i battenti nella serata di oggi 8 Dicembre). E proseguono fino a questa mattina, sempre – a quanto pare – su “segnalazioni” non bene specificate ma con ogni probabilità come quelle precedenti.

Orbene, cosa dicono le norme comunali? Il regolamento comunale per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, afferma che la richiesta…dovrà essere corredata di tutta la documentazione che ogni ufficio competente riterrà di richiedere per l’istruttoria…(art. 2 Reg.Com.) Quindi, se l’Ufficio lo ritiene, la deve richiedere. Ma prima del rilascio dell’autorizzazione e, nel caso di conflitti tra Uffici (perché di questo si tratta), i provvedimenti devono essere assunti prima nei confronti dell’Ufficio e poi nei confronti del privato.

Tuttavia, nei primi due “Nulla Osta”, già rilasciati senza richiesta di alcuna documentazione, viene vergato a mano soltanto “…senza oneri a carico dell’Ente e con l’adempimento degli obblighi assunti…”. E quali sono questi obblighi? La pulizia e il decoro dell’area!

In buona sostanza: Ufficio comunale, se vuoi grafici e disegni me li devi chiedere, come me li hai chiesti gli anni precedenti (se me li hai chiesti)! Ma se non c’è alcuna richiesta ed ho in mano il “Nulla Osta”, io, privato, non ho alcuna responsabilità e nel caso di accertamenti da parte di altri organi, nessun provvedimento può essere assunto prima di avere assunto provvedimenti contro l’Ufficio che ha rilasciato il “Nulla Osta”.

Ma c’è di più, perché mentre l’eroe sospeso minacciava l’intervento dei vigili, i vigili prontamente rispondevano anche su segnalazione di Morgante. Che, da giorni, prometteva denunce nel caso in cui l’Associazione “ViviVilla” non avesse protocollato, entro lunedì mattina, atto di donazione al Comune delle casette in legno. A parte che le denunce non si promettono ma si presentano come atto di civiltà, a noi sembra di essere già nell’ipotesi del tentativo di coartare la volontà di chi ha già espresso la propria di volontà.

FATTI GRAVISSIMI

La fotografia che ne esce delle istituzioni, sebbene locali, è pessima. Vergognosa oltre che poco seria e se tutto ciò fosse vero, sarebbe gravissimo che la Polizia Locale si sia prestata e si presti a questo tipo di attività mentre altri, attraverso la minaccia di un danno grave che rimane ingiusto (finché non verrà provato il contrario), utilizzano i pubblici poteri per fini diversi. E poco importa se la questione non comporti un coinvolgimento del singolo, obbligato ad eseguire delle disposizioni che possono pure essere contestate e solo dopo che siano state disposte per iscritto obbligano all’esecuzione (il che esclude la responsabilità).

Orbene, la violenza che viene fuori da questa vicenda è incredibile. Tipica di un atteggiamento utilizzato da alcuni che si fanno schermo della politica. Che già è stato esercitato prima e durante una campagna elettorale che, oltre alle controversie già risolte dal TAR reggino e in attesa del Consiglio di Stato, ha lasciato sul campo la spada di Damocle di una Commissione d’Accesso Antimafia.

Commissione d’Accesso a cui chiediamo, ora ufficialmente, di accertare, attraverso l’audizione di Candidati a Sindaco e presentatori delle liste, se siano noti atti e comportamenti che abbiano modificato in itinere le loro liste e nel caso di accertarne le ragioni.

Come dice il vecchio adagio… quando i giochi diventano duri, i duri cominciano a giocare!

Buone feste a tutti

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