L’ASSESSORE REGIONALE RUSSO GELA LA CLASSE POLITICO AMMINISTRATIVA

Al di là delle basse diatribe politiche degne di “pettegolezzi tra comari”, espresse con grande padronanza dalla Consigliera Richichi, vorremmo che prima di aprire bocca ci si mettesse d’accordo con i ragionamenti, perché è alto il rischio di scivolare nel volgare e nel ridicolo.

Stride con se stessa, infatti, la locuzione “rispetto della legalità” con quanto accaduto a Siclari, a lei stessa e all’intera coalizione di appartenenza che, all’esito del Consiglio di Stato, dovrà pensare come fronteggiare altri aspetti giudiziari.

Così come parlare di “democrazia” rappresenta una contraddizione in termini rispetto a una Comunità ingannata da Siclari e dalla coalizione che lo ha supportato, proprio perché prima di tutto “democrazia” significa rispetto delle regole e qui non si tratta di interpretazioni ma di non aver saputo leggere una norma di legge.

A sorpresa, poi, le diciamo che la richiesta di dimissioni, avanzata da altri, ci vede in totale dissenso e lo ha riconosciuto la stessa minoranza che – sebbene astenuta – ha espressamente legittimato il Consiglio. Altra cosa è la questione politica e personale che, nella richiesta di dimissioni, non ha tenuto conto che l’etica risiede nel sentire dei singoli e che, come dice il vecchio adagio … “questi sono i pastori”.

Ma è sul piano amministrativo che il carattere delle persone viene fuori in modo più marcato e se ancora ce ne fosse bisogno, l’Assessore Regionale, Prof. Russo, venerdì scorso ha ribadito quali sono i temi in discussione che riguardano la città di Villa San Giovanni: Autoporto e CityPorto.

Ma se da una parte questa rappresenta l’indicazione chiara che la Calabria vuole andare verso la modernità, dall’altra dimostra che le amministrazioni locali soffrono di un deficit di capacità le cui conseguenze ricadono sulle Comunità amministrate.

Tutto questo, a dispetto di quello che afferma la coalizione “Siclari”, finisce per coinvolgere soprattutto la città di Villa San Giovanni, oltre che per la paventata perdita di 11 mln di euro di finanziamento per l’Area di Sosta, anche per l’incapacità di riuscire a vedere e “proiettare”, di leggere in anticipo gli eventi, senza accordi al ribasso come per la variante di Cannitello e il lungomare e senza pensare mai ad investimenti produttivi che rilancino sviluppo e occupazione.

Questi argomenti, invece, fanno parte del nostro DNA e dopo le correzioni ad un’Area di Sosta diventata unica e di 26.000 mq – sulla quale a giorni ci saranno interessanti novità – ci siamo spinti oltre, al punto di offrire, sin dal 2013, uno “studio di prefattibilità” per la realizzazione dell’Area CityPorto, molto tempo prima, quindi, che la Regione Calabria si esprimesse sul Piano Regionale dei Trasporti sul tema e che non solo Villa San Giovanni ma la Città Metropolitana potrànno utilizzare una volta pubblicato il bando da parte della Regione.

Ecco, vorremmo capire, se al di là dell’ovvio e dell’ordinario, nel pochi mesi di governo annullato dal TAR ci sia stato un solo atto che guardasse ad una prospettiva vera di sviluppo per l’occupazione.

14/11/2017

antonio morabito
resp.le IDV Villa S. G.

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