L’ALTERNATIVA C’È GIÀ E FARÀ A MENO DEI CONTI DELLA SERVA

SIAMO NOIL’alternativa a questa classe politica c’è già, ma adesso occorre metterla insieme e costruire un percorso comune e condiviso, che sia convincente anche per quella grande parte di elettori che ha preferito disertare le urne, garantendo loro che una città diversa è possibile.

Dopo le elezioni regionali, infatti, è avvilente assistere ai “conti della serva” che umiliano il consenso, riducendolo ad una sommatoria falsa e demagogica di persone che, sfidando il trend negativo di un astensionismo che rischia di diventare patologico, hanno creduto ad un progetto di cambiamento e si sono recati alle urne.

2014-11-30 07.56E’ falso perché una sommatoria di voti unisce, sotto un unico simbolo, ragioni, motivazioni e concezioni diverse, talune addirittura incompatibili e fa diventare demagogica una simile analisi che tenta di ascriversi un risultato che, invece, premia sopra ogni cosa la chiara volontà di cambiare, non già e non solo la guida della Regione, ma un modo pessimo di guidare la città e di fare opposizione.

Al di là delle ragioni contabili, per le quali ognuno è padrone di far finta di nulla, ci sono motivi di sostanza, che pure i numeri esprimono con estrema chiarezza, ma che costituiscono la sintesi di una intesa che cresce dentro la città, che va amalgamata, che senza forzature ha trovato una naturale collocazione, una base comune che potrebbe costituire l’embrione di quello che sarà il futuro.

Sebbene ancora non ci sia un formale tavolo di discussione, è abbastanza chiaro che ad altre latitudini politiche si sia consumato, ben prima delle elezioni, il tentativo di dividere il mondo in buoni e cattivi, tranne poi, a risultato conseguito, ascriversene il merito.

BATTAGLIA-DEMETRIOOra che si è consumata la parte peggiore e deteriore di un “comunismo di opportunità”, dalla quale gli elettori sono rifuggiti, occorre riannodare il filo di un ragionamento politico – che con chiarezza l’urna ha consegnato – e verificare le condizioni di fattibilità di un progetto politico che faccia dell’offerta amministrativa un obiettivo programmatico vero.

Veniamo da una fase in cui, a livello cittadino, un certo modi di fare politica ha contagiato anche una opposizione divenuta di facciata, che ha determinato il disgusto degli elettori che, ove non hanno disertato le urne, hanno contribuito a rinnovare il quadro politico regionale. E siamo consapevoli che questa è la stessa analisi che sta muovendo la nuova classe politica nazionale e regionale.

Il risultato regionale ci ha, infine, convinti che in modo trasversale questa intesa ci sia già e ci rendiamo disponibili a partecipare all’apertura di un tavolo di confronto ed alla costruzione di un percorso comune, che abbia il compito di fermare il degrado politico-amministrativo fatto di favori, trasversalismi e inciuci, per fare uscire la città da questo terribile incubo.

 

Villa San Giovanni, 30/11/2014

Il Portavoce
Rocco CARIDI

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