LA VALLE E FEDELE DA CIUCCI HANNO TROVATO CHIUSO!

Luigi Fedele
Luigi Fedele Assessore Regionale ai Trasporti

 

La Variante Cannitello sembra un mistero imperscrutabile ancora più di quello del “Triangolo delle Bermuda”, a causa di una costante opera di disinformazione diretta a generare confusione tra i cittadini

Quella della “Variante”, invece, è solo una grave ed infelice vicenda le cui responsabilità coinvolgono, per intero, il Governo della Regione Calabria e l’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni, il cui sindaco, Rocco La Valle, sta solo provando a salvare la faccia attraverso la manipolazione delle informazioni.

Secondo le informazioni diffuse, infatti, l’Assessore Regionale ai trasporti, Luigi FEDELE ed il Sindaco La Valle, si sarebbero recati a Roma, dal Presidente CIUCCI, per apprendere, semplicemente, che la “Stretto di Messina spa” non ha più il potere di negoziare nulla. Cosa che avrebbero potuto conoscere semplicemente leggendo, se non le norme che hanno scritto la parola fine a questa “farsa” del Ponte, quantomeno i giornali.

Questa semplice ed elementare considerazione, unita alle incaute dichiarazioni rilasciate all’indomani dell’incontro romano, pongono seri dubbi circa il motivo reale di questa trasferta capitolina del Primo cittadino villese. Ambiguità che coinvolgono anche i vertici istituzionali della Regione, partner societario della “Stretto di Messina”, che su questo argomento stanno tentando di defilarsi per evitare di assumersi la responsabilità, politica ed istituzionale, di una vicenda che offende l’intera Calabria e lascia una ferita inguaribile nei confronti della Comunità villese.

La Valle sa benissimo che le sue affermazioni circa il buon esito di questa “gita istituzionale” e le rassicurazioni del presidente CIUCCI, acriticamente riportate da alcuni organi di stampa, rappresentano un clamoroso falso diretto a mitigare il devastante effetto negativo che questa vicenda sta provocando in città.

Il Presidente Ciucci
Il Presidente Ciucci

Dal 1° marzo scorso, infatti, la “Stretto di Messina spa”, come prevede l’art. 34 del D.L.179/2012, deve ritenere caducati tutti gli atti che regolano i  rapporti di  concessione,  nonche’  le  convenzioni  ed  ogni  altro  rapporto contrattuale  stipulato  dalla  società  concessionaria, il cui destino è ormai segnato dalla nomina di un “commissario liquidatore”.

La Valle mente spudoratamente anche laddove annuncia che il “mascheramento” della variante ferroviaria e la riqualificazione per un raggio di un paio di chilometri dall’opera, fossero subordinati alla mancata realizzazione del Ponte. Ma anche se così fosse (ma basta leggere le delibere CIPE per capire il contrario), il Consiglio di Amministrazione della “Stretto di Messina spa”, presso la quale siede l’Avv. Infantino in rappresentanza della Regione Calabria, avrebbe dovuto comunicare il fallimento dello scopo societario, causato dall’impossibilità di reperire i sempre annunciati, e mai individuati, finanziatori privati dell’opera.

La Valle ora ha solo da prendere atto di avere trascinato una città nel baratro, concorrendo a deturpare per sempre l’integrità territoriale di una Comunità sedotta e depredata, le cui ferite saranno legate per sempre ad una classe politica assolutamente inadeguata. E se, effettivamente, volesse restituire dignità a questa città, allora non gli resta che riconoscere il fallimento e trarne le conseguenze.

Villa San Giovanni, 19/04/2013

Una risposta a “LA VALLE E FEDELE DA CIUCCI HANNO TROVATO CHIUSO!”

  1. E chi ha detto che non lo stiamo facendo? Abbiamo non solo avviato degli incontri con singoli ed associazioni, per avviare un confronto di prospettiva. Questi incontri verranno via via allargati, anche utilizzando videoconferenze (dove anche gli utenti in remoto potranno, previa registrazione, vedere, parlare e farsi vedere ed ascoltare) con la piattaforma webinar. Solo che una cosa è costruire un percorso progettuale condiviso, altra è affrontare il quotidiano, per fermare idisastri che stanno provocando in questa città. Su questo ognuno ha una fetta di responsabilità, dai Consiglieri Comunali ai singoli cittadini.

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