LA CITTA’ HA BISOGNO DI NORMALITA, ALTRO CHE OPERE PRIORITARIE E IMPRESENTABILI

Dagli organi di stampa apprendiamo di anonimi documenti che una delegazione di quel che rimane della coalizione “Villa nel Cuore” avrebbe consegnato al Commissario, Gerlando IORIO, con appuntate le opere che lo stesso sarebbe chiamato ad approvare in tempi strettissimi e, tra le quali, appaiono anche delibere nulle che lo stesso Commissario, per mantenere fede alla sua funzione, dovrebbe invece revocare.

La disastrosa condizione in cui le passate coalizioni hanno trascinato la città, con l’epilogo – almeno per il momento – dello scioglimento del Consiglio Comunale da parte del Prefetto, hanno già impartito tempi e modalità al Commissario, nominato per restituire funzionalità «democratiche» agli organi e imporre principi legalitari nella conduzione dell’Ente stesso.

Sono queste, dunque, le priorità che accompagnano la gestione dell’Ente e che rappresentano il fondamento di una “Comunità democratica” cui il dott. IORIO saprà dare ristoro, intanto provvedendo alla revoca non solo delle delibere adottate il 23 dicembre scorso ma dichiarando nulla la stessa seduta del Consiglio Comunale, priva della composizione minima stabilita per legge.

In questo senso occorre rammentare, una volta per tutte, che la passata Amministrazione non è stata sciolta perché coinvolta nelle indicibili vicende giudiziarie ma per volontà della stessa, che non può ora dettare i tempi di opere la cui mancata realizzazione attiene proprio all’incapacità di portarle a compimento o, peggio, di complicarne la realizzazione.

Sul fronte delle opere pubbliche declamate nel documento consegnato in Comune, occorre che il dott. IORIO – qualora non fosse stato informato – faccia molta attenzione per evitare che nel dare seguito alle richieste, si debba poi trovare a risponderne in proprio alla Magistratura contabile.

Prova ne è che la mascheratura della “Variante di Cannitello”, approvata con prescrizioni dal CIPE nel 2006 con la riqualificazione del Lungomare, è già stata licenziata dal Comune e “pagata” dalla “Stretto di Messina” e ora nelle mani del Ministero delle Infrastrutture, mentre Comune ed RFI giocano ancora a “Monopoli”. Una vicenda che questa stessa “coalizione” ha inteso nascondere alla città ed al Commissario, dopo essere stata responsabile dell’incompiuta sin dal 2012.

Per non parlare, poi, del “molo di sottoflutto”, giacente dal 2005 e che tutti si ostinano a chiamare “porticciolo turistico”, senza che alcuno abbia mai compiuto un solo atto che andasse in questa direzione e per il quale, oltre al mutamento di destinazione, dovrebbe essere predisposta una gara internazionale per la gestione, nell’ambito di un più ampio programma di sviluppo.

Insomma, occorrerebbe smettere di tirare per la giacca il dott. Iorio, il quale in questo breve scorcio di mandato ha avuto perfetta cognizione di quali siano le priorità di questa città, cui occorre dare risposte nell’immediato e comunque prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.

Sarà la nuova amministrazione comunale, sempre che si riesca ad andare alle urne nella prossima primavera, a stabilire le priorità ed il programma, innanzitutto di ripristino dei disastri provocati e per riportare normalità in una città divisa e devastata da un decennio veramente impresentabile.

Villa San Giovanni, 24/01/2017

seguono firme

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