IL “PATEMA D’ANIMO” SUBITO DAI CITTADINI DI PIALE MERITA DI ESSERE RISARCITO !!!

piale: l'ultimo fornello
piale: l’ultimo fornello

Cos’hanno in comune Ripoli, frazione di San Benedetto Val di Sambro e Piale, frazione di Villa San Giovanni è presto detto: entrambi i territori sono interessati alla costruzione di nuove gallerie autostradali ed in entrambe le località si sono registrati problemi di smottamenti e movimenti franosi. E qui finiscono le analogie, perché nel comune bolognese, interessato ai lavori per la “variante di valico”, al semplice, si fa per dire, paventato rischio, la Procura della Repubblica di Bologna ha immediatamente aperto un fascicolo ipotizzando il reato di disastro colposo.

A Piale, invece, dove ormai da anni i cittadini vivono una situazione di forte disagio, con ormai evidenti problemi alle costruzioni e dove, addirittura, si sono registrati movimenti franosi che hanno interessato strade e, da ultima, parte di un’abitazione, continuano a rincorrersi riunioni tecnico-politiche-istituzionali, senza che vi sia notizia di un intervento da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Questo costituisce già un serio motivo di riflessione che va al di la delle banali considerazioni ed è amplificato da una certa insofferenza mostrata, nei giorni scorsi, dagli stessi residenti intorno ad una “gestione istituzionale” dell’emergenza che sta sottraendo ai cittadini quel diritto all’uguaglianza prima ancora che quello all’informazione.

Va sottolineato, infatti, come le varie riunioni istituzionali e non, si stiano limitando a fronteggiare i danni materiali patiti da proprietari immobiliari, senza alcuna considerazione per il disagio ed il danno provocato da una “sofferenza psicologica” che, in tema di disastro colposo, la Corte di Cassazione ha ritenuto risarcibile come “danno non patrimoniale” ma in ogni caso meritevole di essere risarcito.

Non si tratta di bassa speculazione ma del diritto di rivendicare con forza l’eguaglianza di tutti i cittadini e che trae origine dalla garanzia dell’applicazione omogenea ed uniforme delle norme di legge che compete proprio alla Corte di Cassazione.

Certo, mentre ci rendiamo perfettamente conto di quale impatto economico avrebbe una iniziativa del genere sul Contraente Generale e sulla stessa ANAS, altrettanto perfettamente ci rendiamo conto di cosa abbia significato e di cosa significhi, per i residenti, vivere col “patema d’animo” che deriva da una situazione di costante pericolo oppure essere svegliati e dover passare la notte fuori casa.

La verifica della sussistenza o meno di un reato, sebbene anche solo a titolo di colpa, rispetto ai fatti che stanno accadendo a Piale, non è quindi relegabile ad un desiderio di giustizialismo ma diventa un atto di equità e giustizia che renderebbe eguali anche cittadini di un sud che, per inadeguatezza della politica, è spesso costretto a sacrificare i propri diritti agli interessi dei grandi gruppi imprenditoriali.

Villa San Giovanni, 23/02/2013

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