DOVE ERAVAMO RIMASTI – i princìpi giuridici del “rito ambrosiano” sono una specialità lombarda oppure hanno vigore su tutto il territorio nazionale?

benvenuti al sudPer qualche tempo questo blog é rimasto in silenzio. Una contraddizione per uno strumento nato per fare informazione.
Però a volte fermarsi a riflettere può aiutare a capire il mondo che ci circonda, il pensiero che anima il sentire comune.
É vero, questo blog ha assunto la veste di fustigatore, in particolare, dell’Amministrazione La Valle. Che si è dapprima nascosto dietro il consueto “non ci fanno lavorare” ed ha, poi, ha esercitato le prerogative che la legge pone a disposizione di chiunque senta messa a rischio la propria – così la definisce il diritto – considerazione sociale, cioè la considerazione che gli altri hanno di noi.

L'uomo della provvidenza... mancato
IL SINDACO SACRIFICIO E SOFFERENZA

Cosicché il Sindaco, insieme al suo Vice, hanno sporto regolare querela, come tengono a precisare loro stessi. Bene!
Fosse mai che per colpa nostra si fosse fermato il governo della città, abbiamo optato per una pausa di riflessione, in modo da garantire, a quanti avessero avuto voglia di lavorare, di farlo senza che nessuno “disturbasse il manovratore” anche se non ci pare con grande profitto, se é vero, come è vero, che l’unico obiettivo raggiunto sembra quello di essere riusciti a mantenere il riserbo sulle magre figure,  a costo zero, collezionate dall’Amministrazione La Valle in questi mesi di astinenza da parte di Benvenuti al Sud.
Quando é nato questo blog nessuno pensava ad una così massiccia risposta da parte del popolo della rete: oltre settantamila contatti in poco più di 5 mesi sono una bella cifra ma anche una bella responsabilità. Una responsabilità che ci impone di riprendere il ragionamento da dove si era interrotto, anche per evitare che la condizione sub judice, nella quale La Valle avrebbe voluto condurci, potesse infine trasformarsi in un escamotage per soffocare il dissenso.
Abbiamo, dalla nostra, la certezza che la forza dei contenuti rappresenta lo scudo migliore per rispondere alle accuse strumentali. Quello che, invece, comincia a scemare, è la convinzione di poter fare affidamento su un ordinamento la cui omogeneità é sancita da quella Unità Nazionale, vergata e solennemente

lavori dell'Assemblea Costituente
lavori dell’Assemblea Costituente

dichiarata dai padri Costituenti.
Una convinzione scemata prendendo atto, talvolta per fatti imperscrutabili talaltra per inspiegabile ragionamento, che la degenerazione del potere, la perdita di valori, la dissoluzione dei princìpi, ha polverizzato, insieme all’Unità Nazionale, anche le regole, le istituzioni, facendo di ogni territorio una repubblica, dentro la quale le varie “parti” che vi operano interpretano e piegano le norme a propria convenienza. Oppure semplicemente le ignorano.
Si sa, le Istituzioni dialogano tra loro e guai se così non fosse. A volte dialogano un po troppo e ben al di la dei rapporti cordialmente formali. In modo sottile, discreto, magari domestico, fino a saldare un rapporto che da istituzionale diventa amicale e familiare. Cosicché non si discute più di fatti ma delle persone. Che diventano apprezzabili o disprezzabili a seconda che le loro condotte trovino consenso da parte degli amici e degli amici degli amici.
Al riparo da qualsiasi tatticismo, per amore di chiarezza, va detto che La Valle ed il suo seguito pare non abbiano gradito molto le censure sul pianobar, le mozzarelle e le grandi abbuffate riportate da “Benvenuti al Sud” e per questo si siano rivolti agli “organi competenti”. E qui sia attaglia la prima questione: mentre riteniamo legittimo che La Valle abbia chiesto giustizia non comprendiamo l’interpretazione che la giustizia da di se stessa.
Cerchiamo di essere chiari: la Procura di Milano, nell’ambito di un filone secondario di un’inchiesta più ampia, indaga 29 Consiglieri Regionali per “rimborsi non giustificabili”. E tra questi anche quello relativo al rimborso richiesto per un barattolo di nutella del valore di euro 2,70.
A parte la figura meschina di chi ha avanzato un rimborso del genere, la domanda che continua a frullarci per la testa é se i princìpi giuridici del “rito ambrosiano” siano una specialità lombarda oppure abbiano una certa valenza su tutto il territorio nazionale.

Il Procuratore Aggiunto di Milano, Boccassini
Il Procuratore Aggiunto di Milano, Boccassini

Sicché ci chiediamo, mentre si riceve una “querela” inerente la contestazione dei rimborsi per spese, a nostro avviso (e ad avviso della Procura di Milano e della Corte dei Conti ecc ecc) ingiustificabili, è legittimo aspettarsi che la giustizia applichi lo stesso codice del rito ambrosiano e, quindi, mentre accerta l’eventuale offesa alla reputazione proceda anche nei confronti di chi si è di fatto autodenunciato? Oppure siamo di fronte ad una sorta di immunità-impunità territorialmente intesa?
Altro esempio: Ripoli – frazione sconosciuta di San Benedetto Val di Sambro, gli scavi per la Variante di Valico sulla BO-FI provocano frane e smottamenti. La Procura di Bologna apre subito un fascicolo ipotizzando il reato di “disastro colposo”, sebbene la situazione sia ancora solo quella di pericolo.

piale: l'ultimo fornello
piale: l’ultimo fornello

Piale, frazione di Villa San Giovanni, i lavori per l’ammodernamento dell’A3 e, in specie, gli scavi per le canne delle due nuove gallerie, stanno provocando frane e smottamenti, crolli di strade e di parte di costruzioni e da anni stanno facendo perdere il sonno agli abitanti. Eppure si fanno solo riunioni tecnico-politico-istituzionali, senza che vi sia notizia di un interessamento da parte della Procura e col rischio di “inquinamento” dello stato dei luoghi al momento degli eventi.
Non sappiamo voi, ma noi in tutto questo, una non certo impalpabile differenza c’è sembrato di carpirla. Ed è come se nella stessa Repubblica ci fossero “zone franche”, esenti da controlli e provvedimenti o, addirittura, che in alcune aree territoriali siano vigenti norme diverse da quelle applicate su tutto il territorio nazionale, con buona pace del diritto di eguaglianza.
Ancora! La Procura di Milano condanna ben due magistrati in servizio a Reggio Calabria, sebbene ancora solo in primo grado, senza che questo provochi il benché minimo sconcerto dentro le istituzioni territoriali e dentro lo stesso organo di autogoverno dei giudici.
Quello che però emerge dalle carte, non è tanto o non è solo l’eventuale responsabilità penale che anche noi auguriamo venga presto dissipata ma i rapporti di “contiguità” tra alcuni magistrati ed alcuni politici che mette a dura prova la credibilità dell’istituzione giudiziaria agli occhi dei cittadini.
A queste condizioni, ci sia consentito, si corre il rischio che dopo la prassi dell’emigrazione sanitaria causata dal pessimo stato dei presidi ospedalieri, cominci a prendere piede anche l’emigrazione giudiziaria.

Venerdì 22 febbraio 2013

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