CLAMOROSO AUTOGOL DEL PARTITO DEMOCRATICO

Le volpi dello Stretto
Le volpi dello Stretto

Rispondendo ad un giornalista che aveva definito Craxi una “vecchia volpe”, il compianto Giulio Andreotti, con tutto lo humor di cui era capace affermò: “si ma spesso le volpi finiscono in pellicceria”.

Ed in pellicceria, questa volta, rischiano di finirci quelle volpi del Partito Democratico che, all’ultimo Consiglio Comunale, per dar sfogo a basse pulsioni, hanno chiesto l’epurazione del Consigliere, Massimo Morgante, dall’unica commissione di cui  è componente.

Morgante, lo ricordiamo a noi stessi, uscì dal gruppo del PD all’indomani della delibera sul “Parco dei Falchi”, in contestazione col “Gruppo” che, su insistenze di Ciccone, piuttosto che affrontare la questione decise di uscire dall’aula sottraendosi anche al tentativo di persuadere la maggioranza a soprassedere su quella variante urbanistica e, insieme al già fuoriuscito Sorrenti costituì il “Gruppo Misto”, tranne poi, Sorrenti, tornare nuovamente nel PD.

Pedalare.....

Dopo l’improvvida uscita a vuoto del PD in Consiglio Comunale, nel corso di una discussione totalmente illegittima e in assenza del Consigliere Morgante, i due membri del PD, Ciccone e Sorrenti, i veri promotori dell’iniziativa, hanno intimato al Presidente del Consiglio Cassone di riportare la discussione al prossimo Consiglio Comunale. Come dire: barcollo ma non mollo!

L’iniziativa promossa dai due sarebbe già incommentabile così, per il basso livello di cultura democratica ed istituzionale che denota e tale resterebbe se non fosse anche illegittima, oltre a presentare un aspetto comico che rischia di trascinare nel ridicolo il partito di Letta, Epifani e Renzi ma anche di Naccari che i due li ha furbescamente (anche lui) adottati e che, certo, cominciano a farsi una ragione delle costanti, cocenti sconfitte passate, presenti e future.

Nel nome del PD
Nel nome del PD

La risposta di Morgante al PD non si è fatta attendere ed, anzi, ricca di piccate e pesanti esternazioni contro gli esponenti dei democratici (ma non troppo) e inviata per il tramite del Presidente del Consiglio Comunale anche al Ministero dell’Interno (di cui siamo in anteprima in possesso), lascia esterrefatti e promette colpi di scena impensabili, al cui esito solo interessi inconfessabili potrebbero far desistere i due strateghi del PD dall’unico gesto dignitoso che una vicenda del genere impone.

Morgante, infatti, alla luce di una sequela di sentenze che vanno dalla Corte Costituzionale al Tar, passando per la Corte di Cassazione ed il Consiglio di Stato e fatte proprie dall’ANCI e dallo stesso Ministero dell’Interno, riserva alle volpi del PD un finale scoppiettante, scrivendo che “Sul tema, dunque, la riconosciuta esperienza e formazione politico-istituzionale dei colleghi Consiglieri del PD, trova – com’era inevitabile che fosse – autorevole conferma, con la conseguenza che la ridefinizione ed il riequilibrio delle Commissioni Consiliari debba necessariamente essere corretto in modo che l’attuale sbilanciamento in favore proprio del gruppo del partito democratico vada ridefinito con la designazione, nelle restanti commissioni, dei componenti del Gruppo Misto” – cioè allo stesso Morgante! (clicca perscaricare il documento di Morgante)

Come dire…. Il modo sicuro di restare ingannati è di credersi più furbi degli altri. (François de La Rochefoucauld)

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: