CASO SALZONE, ECCO PERCHE’ RENZI HA RAGIONE

matteo renzi

Ha ragione RENZI, il candidato “rottamatore” alle primarie del Partito Democratico: questa classe politica è inadeguata. E non è una questione anagrafica ma di idee, di metodi, di retaggi e di schemi tattici e strategici inadeguati.

Si, ma cosa c’entra RENZI con il caso Salzone, trattato dal Consiglio Comunale di ieri?

Intanto, per coloro che non hanno avuto la possibilità di apprendere la notizia, va detto che la maggioranza del PDL ha ritenuto insussistente il profilo di incompatibilità sopravvenuta sollevata nei confronti del Consigliere Salzone.

Poco male. Adesso se ne occuperà il Tribunale Civile, col rischio concreto che lo stesso SALZONE venga dichiarato decaduto e gli subentri il primo dei non eletti. E, nonostante la “singolare” tesi esposta dalla maggioranza, tanto è evidente l’incompatibilità che comincia a sorgere il sospetto che LA VALLE abbia voluto trovare il modo per sbarazzarsi di SALZONE, provocando la cosiddetta “azione popolare” che porterà alla dichiarazione di decadenza del medesimo. Ma questa è un’altra storia che verrà chiarita nei prossimi giorni.

La notizia vera, invece, è che il Partito Democratico, come ormai accade quasi sempre quando in discussione ci sono interessi della “casta” (poco importa lo schieramento di appartenenza), ha abbandonato l’aula sottraendosi alla discussione.

Da un partito che invoca regole etiche in politica, ci si attende che proprio sulle questioni etiche abbia il coraggio di attestare una posizione; di difendere un perimetro dentro il quale le persone perbene possano riconoscersi e ritrovarsi. Questo è l’unico modo che conosciamo non tanto per costruire il consenso quanto per ricostruire la partecipazione.

Il PD, invece, ha preferito soprassedere col pretesto della denegata facoltà concessa al Consigliere Crimi di leggere, in avvio di discussione, un documento ed ha subito abbandonato i lavori, dimenticando che la discussione verteva sull’incompatibilità di un Consigliere della maggioranza e che era non solo ovvio e prevedibile ma persino normale e comprensibile che vi fosse quel tipo di atteggiamento.

Peraltro, una situazione del genere si era già manifestata, con sindaco e presidente del consiglio che tentavano di impedire a Calabrò di leggere un documento ed, in quel caso, ad uscire dall’aula, era stato, visibilmente irritato, La Valle.

Dunque c’era pure il precedente. E allora perchè l’insana scelta di abbandonare i lavori?

Un dato è certo: né prima né dopo il Consiglio Comunale il PD ha espresso un orientamento, una posizione su quello che era e rimane un fatto etico (oltre che una violazione di legge). Ed è bastato provocare una bagarre in corso d’aula perché il Gruppo del PD, compatto, si ritirasse sull’Aventino, immemore che questo errore consegnò l’Italia al ventennio.

Troppe coincidenze, in effetti. Ed a pesare anche l’assenza di Calabrò, fuori Regione per lavoro, senza il quale in più di una occasione la pattuglia del PD ha dimostrato di non avere il “fisico”, contro un avversario che, detto francamente, tutto pare fuorché irresistibile, sia nella struttura politica che in quella organizzativa.

Addebitare tutto a fenomeni più o meno intensi di consociativismo o di occulto trasversalismo ci sembra cosa banale. Ma proprio per questo ci allarma ancora di più perché, paradossalmente, sarebbe meno complicato del dover ammettere l’inadeguatezza di un apparato politico che, semplicemente, si candida sostituirne un altro analogamente inadeguato.

Qual è la differenza per i cittadini?

Ecco perché RENZI ha ragione!

di antonello morabito

4 Risposte a “CASO SALZONE, ECCO PERCHE’ RENZI HA RAGIONE”

  1. Renzi ha ragione? Probabile di si! Bene, allora è giusto prenderne atto. Questo PD non è opposizione ma è COLLUSO con una maggioranza che fa cene, pranzi e spuntini a carico dei suoi cittadini addebitando loro le mozzarelle di Battipaglia. Questa amministrazione completerà il suo mandato come è giusto che sia perchè, parafrasando un nostro concittadino che ha esternato le sue opinioni su un quotidiano, il PD ed MD non hanno i CABBASISI per farla cadere, e di occasioni ne hanno avute a bizzeffe. Le primarie a Villa non sono state un trionfo ma un tonfo della politica! Sono solo state uno sfoggio di ipocrisia di quella stessa ipocrisia che regna all’interno di un PD che ha accolto tra le sue braccia, dandogli anche forza e potere al suo interno, quegli stessi “traditori” che facendo una lista a se hanno consegnato Villa nelle mani di questa gente che oggi ci amministra(?). Gente che, se non si assumeranno le giuste e doverose reponsabilità, i cittadini villesi si meritano tutta. Sudditi e valvassori di questa “gentaglia al potere”! Mi verrebbe di non votare ma non voglio sacrificare il mio diritto di protestare contro questa marmaglia, di qualsiasi colore politico essa sia, che scalda le poltrone del governo cittadino permettendosi di vessare quei cittadini che non arrivano alla fine del mese addebitando alle finanze del Comune la mozzarella! Ho visto nostri concittadini faticare, con immensa dignità, per cercare di portare un litro di latte a casa da dare ai figli ed il PD abbandona l’aula? Ma chi cazzo si credono di essere. Si sono voluti relegare all’opposizione? Bene, la facciano o si dimettano! Tutti! Poi, vado un pò OT, lo streaming dei Consigli Comunali che fine ha fatto? Soppresso per paura di sputtanamenti? W la trasparenza al potere!

  2. E come darti torto?
    La questione e’ piu’ seria di quanto si immagini, perche’ oggi il problema e’ su quale sia il raggruppamento politico meno peggiore. E gia’ solo questo ragionamento e’ avvilente.
    E’ sotto gli occhi di tutti che “il caso Salzone” e’ solo un fatto simbolico rispetto ai conflitti d’interesse che imperversano non solo dentro la maggioranza. Perche’ se e’ vero che ci sono fattispecie regolate dalle norme, e’ anche vero che ci sono aspetti ancora piu’ gravi che si muovono sottotraccia.
    Il comportamento tenuto dalla maggioranza, sul “caso Salzone” e’ certamente deprecabile perche’ nega un’evidenza che il Tribunale non potra’ fare a meno di sottolineare, mettendo in luce i gravi ed interessati limiti di una fazione politica che coi principi di legalita’ ha litigato gia’ all’atto del concepimento.
    Ancora di piu’, tuttavia, indigna il comportamento del PD, dietro il quale si riesce a misurare il grado di immaturita’, il provincialismo, la proclivita’ all’inciucio che impediscono alla Comunita’ di crescere, di elevarsi al rango di citta’ e di guardare al futuro, di aspirare ad un ruolo di prestigio nel panorama istituzionale.
    Quello che viene fuori e’ un parallelismo con le vicende nazionali – che pure vanno mutando – dove un quadro dirigente ormai in disarmo ha, fino all’ultimo, cercato di lanciare un messaggio: la politica e’ cosa nostra!

  3. Un dato è certo in questa città la maggioranza ha potuto mettere il rispetto delle norme in ARCHVIO proprio perchè loro hanno vinto e loro decidono , ma questo si può fare solo se l’opposizione è inesistente e l’inesistenza dell’opposizione è sotto gli occhi di tutti . Alle prossime elezioni nessuno venga a chiedere il voto se non con un curriculum immacolato e soprattutto che non sia parente , compare o altro di nessuno . A Villa la parola incompatibilità fa venire da ridere ……………..fammi un nome e ti dirò con che cosa o con chi e perchè è incompatibile ………….. i Villesi sono di per sè incompatibili

  4. mi chiedo quando faranno cadere questi personaggi che comandano o credono di comandare. vi siete chiesti se ora in virtu di qualche lavoro che stanno facendo vicino al depuratore questo si aggiustera??? io credo di si. anche questo e un po poco chiaro

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