CANNITELLO: LA STRADA DELLA DISCORDIA

OK5A9378La via Vittorio Emanuele a Cannitello, negli ultimi mesi oggetto di interventi da parte del Comune sta,solo ora, generando una serie di malcontenti e proteste, con la “promessa” di una raccolta di firme a sostegno di una contestazione che, francamente, stentiamo a capire se non nell’ambito della richiesta di piccoli correttivi che, però, andavano richiesti in fase di progettazione per non gravare eccessivamente sui costi.

La protesta, tuttavia, darà vita, oggi alle ore 15,00, ad una assemblea pubblica cui interverrà anche il neo sindaco, Antonio Messina, che tenterà di rispondere al fuoco di fila delle domande cui verrà sottoposto di fronte a problematiche che appaiono tardive e contraddittorie.

Ricordiamo, infatti, che i lavori per il rifacimento della via Vittorio Emanuele con annessi accessi al mare, il rifacimento dei marciapiedi e la rimodulazione della viabilità, erano partiti già nei primi giorni di maggio e che avviare una discussione oggi appare decisamente fuori tempo massimo. Tanto più che della ristrutturazione e rimodulazione della via V. Emanuele sene parla dal lontano luglio 2011.

VISIONE PARZIALE E TARDIVA

il sindaco
il sindaco

La visione (tardiva) del problema non può essere quella di agevolare i residenti fluttuanti che nel periodo estivo si trasferiscono a Cannitello, tanto più che – con ogni evidenza – la progettazione sarà stata frutto di attenta analisi sui flussi di traffico, sulla sicurezza stradale, sui “centri urbani” collegati, sulle poche ma importanti attività commerciali esistenti.

Né poteva tollerarsi oltre la difficoltà di movimento nell’area dei pedoni, a causa di marciapiedi vetusti, piccoli e non più a norma nell’antico borgo marinaro, strettamente legato (ma oggi allontanato) dall’altrettanto antico borgo marinaro di Porticello.

Forse un unico appunto da rivolgere all’Amministrazione Comunale: quello, cioé, di non avere condiviso per tempo il progetto con i residenti che, tuttavia, non hanno sollevato alcuna protesta all’atto dell’inizio dei lavori e che, solo oggi, a lavori ormai quasi conclusi, scendono in campo.

UNA VISIONE NUOVA

struzzoLa larghezza della carreggiata, ad interpretare il pensiero dei progettisti, non consentiva la realizzazione di una pista ciclabile (a meno di non volerla fare sul marciapiede come in città vicine), specie nella prospettiva di garantire la sicurezza dei pedoni con l’allargamento dei marciapiedi.

La questione della sicurezza stradale, peraltro, subentra anche sulla esigenza di invertire il senso di marcia, (nord-sud) evitando l’incrocio dei flussi di traffico in prossimità della via Torrente Zagarella, la quale si trova in prossimità di un pericoloso dosso.

Nè può sottacersi che l’inversione del senso di marcia, consentirebbe un più agevole arrivo a Cannitello da Porticello e la reintroduzione del servizio di trasporto pubblico locale.

Insomma, le argomentazioni con le quali sitenta di smantellare questa iniziativa, finiscono per ridursi ad un semplice interesse di chi è residente nell’ultimo tratto di Via Vittorio Emanuele. Che equivale a poca cosa rispetto all’interesse generale.

Staremo a vedere!

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