Autorità Portuale, Villa San Giovanni: Ambigua estensione firmata da Lupi

Il Ministro delle larghe intese Maurizio LUPI

Il Ministro delle larghe intese Maurizio LUPI

Il Decreto con il quale il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio LUPI, estende la circoscrizione dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro inglobando Villa San Giovanni, contiene elementi di ambiguità che pongono seri dubbi sul rigore operato nell’adottare il provvedimento ministeriale. Una conferma che intorno alla vicenda portuale ed a quella dell’attraversamento, nel Comune villese ci siano troppe nubi sotto le quali covano vicende misteriose. (Clicca per scaricare il decreto).

Il provvedimento del Ministro delle “larghe intese”, senza alcuno stupore del mondo politico, ha espressamente escluso dalla nuova “circoscrizione” – così si afferma il provvedimento – “il molo di protezione degli approdi del costruendo Porto turistico”.

Molo di Sottoflutto o Porto Turistico, tutto rimane comunque incompiuto

Molo di Sottoflutto o Porto Turistico, tutto rimane comunque incompiuto

Un’affermazione imbarazzante, quella contenuta nell’atto ufficiale del Ministro, poiché il “Molo di Sottoflutto” rappresenta un’opera portuale a protezione degli approdi privati esistenti, finanziata con le risorse del decreto emergenza ambientale la cui finalità, occorre rammentarlo, era ed è dettata dalla esigenza di “eliminare il traffico veicolare pesante che attraversa il centro cittadino”.

Il come, un’opera portuale, possa eliminare il traffico veicolare pesante che, convenzionalmente, corre lungo le strade, è argomento che già nel 2002 pose qualche interrogativo, il cui mistero, oggi, sembrerebbe svelato dal contenuto del provvedimento adottato dal Ministro Lupi.

Questo, tuttavia, non spiega ed anzi pone il problema della incompatibilità assoluta dell’utilizzo delle risorse economiche vincolate dall’originaria Ordinanza Ministeriale di Protezione Civile e il nuovo assetto delineato dal Dicastero delle Infrastrutture per un utilizzo – sebbene auspicabile – dell’opera portuale con funzione diportistica.

il traffico dal centro

il traffico dal centro

Nonostante il Ministro non dia contezza dell’iter modificativo di opere autorizzate sotto altre competenze am

ministrative ed allo stato non risulti l’avvio di alcun iter in tal senso, rimane tutta da capire la ragione che ha indotto il Dicastero delle Infrastrutture ad escludere, dalla competenza dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro di un’area che a pieno titolo dovrebbe essere inclusa, sia che si tratti di un “molo di sottoflutto”, come al momento è, sia che si tratti di un “porto turistico”, dal momento che l’Autorità retta dal dott. Grimaldi ha già la competenza sul porto turistico di Palmi.

E’ innegabile che l’esclusione operata rappresenta un grave danno per la Comunità e per lo sviluppo dell’area, così come appaiono evidenti le gravi implicazioni sotto il profilo della sicurezza dell’intera area, concorrendo ad aumentare le già troppe ombre cupe che ammantano le vicende legate al fronte-mare ed all’attraversamento.

Dopo più di 20 anni dall’introduzione della disciplina dei porti, oggi che la città potrebbe finalmente sperare di potersi dotare di uno strumento di pianificazione che restituisca trasparenza  alle attività portuali ed una nuova prospettiva alla possibilità di delocalizzazione degli approdi per il gommato, il rischio che l’approssimazione della politica o interessi di basso cabotaggio, per l’ennesima volta finiscano per pregiudicare  le aspirazioni di sviluppo della città.

            Villa San Giovanni, 04/11/2013

                                                                                                         Il Portavoce
Rocco Caridi

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