ARAGONA: PREFETTO GARANTISCA IL RISPETTO DELL’ORDINAMENTO

Se ancora ce ne fosse bisogno, specie dopo le ultime improvvide uscite della sindaca f.f. e dei suoi assessori, la validità della nostra tesi, portata avanti con coraggio anche da chi ieri ha inoltrato il secondo ricorso al TAR, sui deficit di competenza e di legalità, è costantemente dimostrata dalla singolarità delle iniziative di questa squadra che governa la città.

Fatti salvi gli altri temi sollevati dalla minoranza e la conseguente levata di scudi all’indomani della decisione, mai smentita, di ipotizzare lo smantellamento di un progetto che da solo può liberare la città della morsa dell’inquinamento, ci sono tutta un’altra miriade di iniziative che certificano come le urne abbiano consegnato la città a interessi che tradiscono le finalità Statutarie dell’Ente.

E tutto questo senza mai dimenticare di allungare i tempi, evitare le risposte, introdurre meccanismi nuovi ma privi dei requisiti della legalità e fare continuo ostruzionismo al lavoro serio e costruttivo che la minoranza sta facendo dentro e fuori il Palazzo Comunale.

Tant’è che siamo stati costretti a rivolgerci, in ossequio a un passaggio dovuto e doveroso, al Prefetto di Reggio Calabria, chiedendo il ripristino dei principi democratici con due distinte missive che si occupano, la prima di sollecitare le risposte che l’Ente deve fornire da oltre un mese su questioni di importanza estrema; la seconda perché il Prefetto ricondurre la sindaca entro l’alveo del rispetto delle norme istituzionali.

Nell’Agosto scorso, infatti, è spirato il termine previsto per rispondere a interrogazioni di gravissima importanza sulla questione del sistema idrico integrato e sulla questione del Piano Comunale di Spiaggia, cui avrebbero dovute seguirne altre sempre più rilevanti e pregnanti per l’interesse dei cittadini, così come la promozione di una moratoria sui tributi e l’avvio di un condono tributario comunale che non possono essere presentate di fronte al silenzio assordante della maggioranza.

Ancora più delicata e frutto di un “laissez faire” che, tollerato in passato e in assenza di controlli successivi smantellati all’insegna del liberismo, sta trasformando gli Enti locali in laboratori-studio dove giovani senza esperienza alcuna vengono poco brillantemente avviati alla carriera politica.

Allora è inevitabile che il Prefetto di Reggio Calabria debba assumersi la responsabilità di garantire che anche al Comune di Villa San Giovanni venga praticato, pedissequamente, l’esercizio dell’applicazione dell’Ordinamento Nazionale che, tra l’altro, rappresenta una sua espressa funzione delegata dal Governo, e vieti al sindaco di rilasciare troppo semplicisticamente deleghe a consiglieri comunali che hanno altra funzione rispetto a quelle di amministrazione della città

Villa San Giovanni, 11/09/2017

Il Consigliere Comunale
Domenico Aragona

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: